Negli anni ho notato, soprattutto con i pazienti storici, una sorta di difficoltà a ricordare o come dico io a sedimentare i progressi fatti.

Forse è capitato anche a te, sei riuscita ad affrontare una situazione complessa ma quando questa si è ripresenta ti sei sentita come se fossi alle prime armi, come se non avessi gli strumenti per riuscirci.

Per questo è in arrivo il PEA: Piano di Emergenza Auto rassicurazione. Una sorta di pochette dei trucchi da tenere sempre a portata di mano per affrontare e ritoccare le situazioni di difficoltà!

Pronte? Si parte!

VIA AL RITOCCO.

INGREDIENTI:

  • 1 kg di auto rassicurazione
  • 1 contenitore pratico
  • 5 domande ben definite
  • 1 canzone
  • 1 profumo
  • case libri auto viaggi fogli di giornale
  • 3 minuti di respirazioni

PREPARAZIONE

Partiamo dal primo assunto: ogni volta che ci sentiamo sotto pressione o in una situazione che ci genera PAURA tendiamo a perdere razionalità e a mettere in atto comportamenti meno funzionali.

Ad esempio: se vedi tuo figlio che sta per cadere ti agiti e urli fortissimo (cosa che poi lo farà cadere davvero) o se temi di aver perso le chiavi di casa continui a girare a vuoto senza ragionare di dove possano essere (spesso in mano o nella porta stessa! 😉 ) Sei in preda alla paura e quindi in un momento di completa irrazionalità.

Questo avviene perché il cervello avverte questo panico e inizia ad agire d’istinto. La sensazione di “fare qualcosa” ci fa muovere ma spesso non nella direzione giusta.

Quindi per prima cosa prendi 1kg di “autorassicurazione”.

Secondo Linehan (2021) l’auto rassicurazione rappresenta quell’insieme di comportamenti che ci aiutano a sentirci al sicuro e quando ci sentiamo al sicuro, le nostre azioni sono maggiormente ponderate ed efficaci.

Per mettere in atto questa sicurezza avrai bisogno di un contenitore. Il contenitore che ti consiglio è tangibile, come ad esempio una scatolina o per l’appunto una piccola pochette.

Ma se sei più nerd va benissimo anche un “contenitore virtuale” come una cartella su Drive o una chiavetta usb in cui puoi avere a disposizione quello che ti serve.

Questo passaggio potrebbe sembrarti banale ma è in realtà FONDAMENTALE.

In questo contenitore andrai ad inserire le risposte di queste 5 domande.

  1. Chi può aiutarmi in questo momento?

Pensa alle persone con cui parli più facilmente o da cui ti senti generalmente più capita.

  1. Cosa posso fare per sentirmi fisicamente bene?

Ci sono attività che regalano immediatamente una sensazione di benessere: fare una doccia, una camminata, ascoltare della musica a volume altissimo, giocare con il proprio cane, il proprio bimbo, CandyCrush! Scegli di fare un’azione che ti dia una sensazione di benessere.

  1. Quali attività posso mettere da parte per non esaurirmi?

Se mi segui sui social sai che sono una super fan della matrice di Eisenhower!

Spesso quando ci sentiamo sotto pressione tendiamo ad aggiungere altra carne al fuoco al posto di togliere le attività in eccesso che solitamente non sono mai URGENTI. Rimetti in ordine le tue abitudini.

Ti lascio il foglio che uso io da stampare ed utilizzare

  1. Quali sono le mie risorse?

In quanto psicoterapeuta sono consapevole che quando siamo sotto pressione fatichiamo anche a vedere le nostre risorse ma è proprio qui che invece devono emergere. Tu hai CERTAMENTE delle risorse!

Pensa ad un momento difficile che hai affrontato e a come ne sei uscita! (p.s. spessissimo i miei pazienti tendono ad attribuire il merito a cose o persone esterne “ci sono riuscita solo grazie a….” bè sappi che non è così.

Sicuramente gli aiuti esterni sono preziosi ma se ci sei riuscita è grazie a TE.

  1. Quale consiglio darei al mio migliore amico?

Prova ad immaginare di non essere tu stessa nella situazione di difficoltà ma che lo sia una persona a te cara. Cosa consiglieresti di fare?

Spesso siamo più bravi e indulgenti con gli altri piuttosto che con noi stessi. Ascolta il tuo personale consiglio!

Adesso nel nostro contenitore, oltre a queste 5 domande aggiungi una canzone (il titolo per iscritto se opti per un contenitore fisico o il link se sei più smart).

Scegli una canzone che ti piace, che ti viene voglia di cantare e… cantala! O ballala, o ascoltala cercando proprio di concentrarti sulle parole, sul ritmo perché anche questo è un modo per tonare al qui ed ora.

Aggiungi poi un profumo o un odore che associ alle sensazione di sicurezza e conforto. L’olfatto è uno dei 5 sensi più sottovalutato eppure è definito anche il pilota emotivo delle nostre scelte. Spesso l’olfatto ha un ruolo preponderante anche nella scelta del partner.

L’olfatto dialoga in maniera diretta con il cervello quindi associando un odore a qualcosa di positivo e rasserenante puoi vivere una situazione di maggiore benessere.

Questi sono gli ingredienti fondamentali da inserire nella scatolina ma, citando Tiziano Ferro ho messo anche “case libri auto viaggi fogli di giornale” ossia nella mia scatolina posso mettere foto, citazioni, film, tisane, tutto quello che mi da un senso di pace.

Un mio giovane paziente tifosissimo della Juve nella sua scatolina ha scelto di inserire subito delle immagini della sua squadra del cuore, quelle che gli davano subito una sensazione di euforia.

Infine aggiungiamo l’ultimo ingrediente. Anche su questo sono abbastanza ripetitiva ma perché conosco il potere di questo strumento.

3 minuti di respirazioni! Non importa che tu conosca o meno la respirazione addominale o quella toracica o tante altre, la cosa importante è che per 180 secondi tu riesca a concentrarti sul qui ed ora. Quindi SOLO sul tuo respiro!

Spero tanto che questa ricetta ti sia servita e sappi che a breve condividerò la mia personale scatolina della rassicurazione – a portata di borsetta, davvero – su Instagram.

Quindi se vorrai condividere con me la tua, taggami nelle stories o nel post in cui deciderai di condividerla anche con altre donne come te, come noi.

With love, nella vostra borsetta

Francesca

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