La scorsa settimana ho pubblicato sui social la mia casa in disordine. Tavola apparecchiata, vestiti ovunque e la mia scelta di mollare tutto così com’era per… Andare a nuotare!

Ho ricevuto decine di messaggi in cui da un lato mi veniva detto “BRAVA” (spoiler: sono bravissima a lasciare la casa sporca), ma dall’altra parte moltissime donne, mi dicevano di non riuscire a lasciare andare, che l’idea di lasciare le cose in disordine per dedicarsi a qualcosa di personale le faceva stare male anche se questo comportava un eccessivo senso del dovere e pochissimo spazio individuale.

Questo mi ha fatto riflettere su quella che viene chiamata la “sindrome della brava bambina”.

Chi vive questa sindrome tende ad essere molto accomodante verso gli altri, cercando sempre di compiacere i bisogni altrui e mettendo in atto comportamenti socialmente accettati per poter essere vista come “quella brava”.

Questo porta a vedere solo tantissimi doveri e pochissimi piaceri che inevitabilmente si accompagnano poi ad ansia e tensioni ma soprattutto un grandissimo senso di colpa.

In questi casi, spesso si manifestano anche disturbi psicosomatici perché il corpo si accorge sempre prima di noi che qualcosa non va.

Con la Psicoricetta di oggi cerchiamo quindi di iniziare a lasciare andare quella che sì, è brava bambina ma in catene.

INGREDIENTI:

  • 1 Kg di decontaminazione
  • 1 litro di Bambino Libero
  • 300 gr di Genitore Affettivo
  • Q.b. di accettazione

PREPARAZIONE

Prima di iniziare a mescolare l’impasto devo presentare gli ingredienti.

In ognuno di noi ci sono 5 parti che comunicano, o dovrebbero farlo, tra di loro.

Gli Stati dell’Io non sono ruoli, ma sono parti reali, distinte, di ciascuno di noi che, insieme, costituiscono la totalità di noi stessi. Noi ci troviamo sempre nell’uno o nell’altro dei nostri Stati dell’Io.” (Mavis Klein – L’autoanalisi transazionale).

C’è una parte genitoriale che rappresenta la parte più legata ai doveri, agli insegnamenti e dogmi ricevuti a sua volta dai propri genitori e che si divide in Genitore Affettivo e Genitore Normativo.

C’è una parte Adulta, più razionale, che risponde al qui ed ora della situazione.

Ed infine una parte Bambina che comprende quegli aspetti tipicamente infantili come la spontaneità e l’emotività nonché i comportamenti e le esperienze sperimentate durante l’infanzia. Questa parte Bambina si divide in Bambino Adattato e Bambino Libero.

Spesso in questa sindrome c’è un eccesso di Bambino Adattato ossia quella parte che cerca di compiacere tutti. Questa parte va a braccetto con un Genitore Normativo che dice costantemente che si potrebbe fare di più.

Questo causa un disequilibrio interno e anche una serie di messaggi disfunzionali come ad esempio:

“Se non fai tutto quello che c’è da fare sarai una cattiva moglie.”

“Se non porti tuo figlio al catechismo sei una cattiva madre.”

“Se dici il tuo parere rischi di inimicarti tutti quindi meglio se stai zitta.”

Ogni volta che senti dentro di te questi messaggi ti sforzi di essere ancora più PERFETTA, compiacendo così ancora di più gli altri mentre togli spazio a te stessa.

Quindi prendiamo il nostro 1 kg di decontaminazione che altro non significa di modificare i messaggi che hai costruito nella tua testa e ridimensionarli. Per semplificare il concetto ti faccio alcuni esempi:

Sei una brava mamma anche se non hai sempre voglia di giocare.

Sei una brava compagna anche se non sparecchi la tavola 365 giorni l’anno.

Sei una brava lavoratrice anche se fai degli errori.

Smetti di cercare la perfezione, che come ti ho ripetuto in varie psicoricette tipo QUESTA, perché non esiste!

Cerca invece una dimensione più sana per vivere la tua vita.

Per riuscirci aggiungi 1 kg di Bambino libero.

Invece di energizzare solo il Bambino Adattato, sintonizzati maggiormente sui tuoi bisogni, sui tuoi desideri e su ciò che ti fa ridere di cuore (e no, una casa in ordine non fa ridere di cuore!).

Molte mie pazienti faticano a ritrovare il loro Bambino Libero. Alcune di loro pensano di averlo addirittura smarrito ma in realtà è ancora lì, dove è sempre stato.

Ha solo bisogno di riconnettersi con te e per aiutarlo aggiungi anche 300 gr di Genitore Affettivo.

Se tendi molto a giudicarti, a vedere tutti gli errori che fai è arrivato il momento di coccolarti e di volerti bene.

Il Genitore Affettivo è quella parte che dà rinforzi positivi. È un abbraccio in un momento difficile, è una parola dolce e di conforto quanto tutto è troppo ed è sostegno.

Spesso chi soffre della sindrome della brava bambina è veramente bravissima a confortare gli altri ma poco sé stessa.

Quindi impariamo a darci una metaforica pacca sulla spalla! Stiamo facendo BENE.

Infine aggiungiamo un pizzico di accettazione. Nello specifico parlo dell’accettazione dei rapporti che cambiano.

Se abbiamo intessuto per anni rapporti in cui ci immolavamo per gli altri, potrebbe anche essere che gli stessi altri per i quali ci siamo spesi non accolgano favorevolmente il nostro cambiamento, che vedendoci diversi ci vorrebbero come prima. Ma allora è proprio in questo passaggio che dobbiamo chiederci se per noi questi rapporti sono ancora nutrienti o se sentiamo il bisogno di un cambiamento e di ricreare nuovi rapporti sani in cui potremo essere noi stesse anche alla luce degli sbagli che, INEVITABILMENTE, faremo.

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