Spoiler: non è come pensi e non è come credi perché in realtà è molto più semplice.

Sono sincera, non ho mai amato San Valentino. Non mi piace come festa e non mi piacciono tutte le immagini fantastiche che rappresentano queste due metà che incontrandosi si incastrano alla perfezione.

Non mi piace questa visione idilliaca dell’amore perché per prima cosa NESSUNO si incastra perfettamente con qualcun altro. La persone, la coppia, l’amore perfetto cui siamo abituate a credere NON ESISTE.

Ogni persona che incontriamo porta spigoli e angolature diverse e la relazione è un insieme delle tante smussature e cambiamenti continui di entrambe le parti.

E poi non amo questi luoghi comuni dell’amore alla “Bacio Perugina” perché ho visto troppe mie pazienti cercare di modificarsi e di cambiare la propria natura pur di diventare questa famosa metà. Ad un prezzo troppo alto.

E ultimo poi diciamocelo: nessun principe verrà maltrattato se viviamo il San Valentino con un po’ di leggerezza perché anche quest’anno le fantasie legate all’amore perfetto, di fatto, resteranno solo fantasie. L’amore per noi stesse è una cosa seria, da non prendere mai con leggerezza.

Quindi la psicoricetta di Febbraio parlerà di amore si, ma di amore per sè!

Un modo per trovare il proprio equilibrio e valorizzare la propria autostima.

INGREDIENTI

  • 1kg di locus of control (interno)
  • 1 litro di senso di autoefficacia
  • 1 buona bilancia
  • 1 pizzico di vulnerabilità
  • 200 gr di gentilezza

PREPARAZIONE

Questa ricetta inizia con un ingrediente particolare: il LOCUS OF CONTROL, letteralmente il “luogo attraverso cui si esercita il controllo”.

Un concetto ideato dallo psicologo americano Rotten che sostiene che ognuno di noi crea delle “spiegazioni” interne o esterne in merito agli avvenimenti.

Alcune persone tendono ad attribuire i propri meriti a cause esterne e i propri fallimenti a cause interne!

Mi spiego meglio: se prendo 30 ad un esame penso che l’esame sia facile mentre se prendo un voto basso mi colpevolizzo.

Questo è il primo concetto che dobbiamo modificare utilizzando un locus of control interno. Devo cioè diventare capace di riconoscere i miei meriti: se prendo 30 ad un esame sono stata brava! Punto!

Se attivi un LOC INTERNO riuscirai con maggiore probabilità a valorizzarti, ma non solo, riuscirai ad attivare tutti quei comportamenti che ti fanno bene e migliorano la tua vita.

Te lo meriti.

Adesso prima di sgonfiare il composto aggiungiamo subito il secondo ingrediente ossia, 1 litro di senso di autoefficacia. Un altro ingrediente tutto americano (gli studi si rifanno infatti allo psicologo americano Bandura).

Il senso di autoefficacia è la capacità di una persona di saper padroneggiare una determinata situazione.

Specifico meglio, nessuno di noi è un TUTTOLOGO! Ogni giorno affrontiamo situazioni difficili o complesse ma la capacità di farcela non dipende dal saper far tutto ma da saper attivare le strategie giuste al momento giusto!

Sintetizzo con un esempio calzante data la stagione: se si rompe la caldaia di casa mia, non posso pensare di diventare un caldaista ma il senso di autoefficacia mi permetterà di contattare le persone adatte a risolvere il problema!

Quando il senso di autoefficacia è carente ci sentiamo persi e ogni imprevisto ci fa sentire smarriti! Ai miei pazienti dico spesso che in terapia costruiamo una cassetta degli attrezzi e che il loro senso di autoefficacia è saperla utilizzare al momento giusto! Le risorse sono le loro, spesso erano già presenti, solo non sapevano di averle o dove trovarle.

Per far si che questa ricetta esca bene devi assicurarti di avere una buona bilancia interna.

Troppo spesso ho visto persone piene di qualità che non riuscivano a vederle mentre sentivano un peso enorme sui loro difetti.

Questo forse è uno degli aspetti più difficili perché quando ci abituiamo a valutarci negativamente è difficile cambiare idea ma è fondamentale ribilanciare.

Non ho mai e dico MAI conosciuto una persona che avesse solo difetti (MAI MAI MAI) ma ho conosciuto valanghe di pazienti che non riuscivano proprio a vedere i loto meravigliosi pregi. Quindi riguardati e ribilanciati! (ripeto MAI!)

MAIIIII

Aggiungiamo un pizzico di sana vulnerabilità, ne parla in abbondanza Brené Brown nel libro “osare in grande”. Essere vulnerabili è sano e naturale. Tendiamo a voler nascondere questo tratto che invece è la nostra bellezza! Ricorda che

In ogni cosa c’è una crepa. È da li che entra la luce”

Cohen

E se questo non ti bastasse aggiungo un decalogo per vivere in modo incondizionato. Un decalogo che dovresti appendere sul frigo di casa tua o farne un quadro come ha fatto una mia paziente!

  1. Coltiva l’autenticità: lascia alle spalle quello che pensano gli altri
  2. Coltiva l’autocompassione: lasciati alle spalle il perfezionismo
  3. Coltiva uno spirito resiliente: lascia alle spalle l’impotenza
  4. Coltiva la gratitudine: ,lascia alle spalle la sensazione di inadeguatezza
  5. Coltiva l’intuito: lascia alle spalle il desiderio di certezza
  6. Coltiva la creatività: lascia alle spalle il confronto
  7. Coltiva il gioco e il riposo: lascia alle spalle la stanchezza come status symbol
  8. Coltiva la calma: lascia alle spalle l’ansia come stile di vita
  9. Coltiva attività soddisfacenti: lascia alle spalle insicurezza e i dovresti
  10. Coltiva il riso, la musica, il ballo: lascia alle spalle l’idea di essere sempre controllato

Infine amalgama tutto con 200 g di gentilezza verso te stessa.

Davvero vuoi passare una vita a dirti quanto non vai bene? E come minimo a pensare che gli altri (TUTTI GLI ALTRI) sono meglio di te?!

No davvero, non puoi volere questo, meriti di stare bene, di volerti bene di amarti ogni giorno di più!

Quindi che in questo giorno degli innamorati tu sia in coppia o da sola, ricordati quanto vali, ricordati che sei la persona con cui passerai il resto della tua vita e QUESTA è LA relazione che più di tutte va curata!

Un abbraccio,

Francesca

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